
La traduzione letterale di questo concetto svedese come “le caramelle del sabato” non è sufficiente per comprendere davvero il significato e la portata di questa tradizione nazionale svedese. Una piccola visita al supermercato Konsum o ICA del quartiere, un sabato, sarà molto più efficace per cogliere la miscela di entusiasmo, fervore infantile e senso di liberazione che si cela dietro questo rito tipicamente scandinavo. Rimarrete senza dubbio sorpresi di scoprire che anche gli adulti, o meglio i bambini cresciuti, a volte hanno gli occhi che brillano tanto quanto, se non di più, dei loro figli, mentre scelgono i diversi tipi di dolciumi che riempiranno il loro piccolo sacchetto settimanale.
Tradizione o bisogno di regolazione?
Ma da dove viene questa tradizione? Su cosa si basa e che significato ha in questo piccolo regno del nord, famoso per avere il più alto consumo di caramelle al mondo? Un’istituzione in Svezia dagli anni '50. Alla fine degli anni '40 nasce questo concetto curioso con quello che fu chiamato l’esperimento di Vipeholm (Vipeholmsexperimenten). Vipeholm è un quartiere della graziosa cittadina di Lund, in Scania, dove si trovava un ospedale psichiatrico che lanciò il famoso programma di ricerca sui problemi dentali.
Fotograf Hans Malmberg Källa/upphovsrätt : nordiska museet
Venne scelto poiché accoglieva uomini, donne e bambini, rendendo più facile monitorare i pazienti reclusi. Il programma durò 10 anni (dal 1945 al 1955), finanziato da un’associazione di dentisti e da diverse aziende dolciarie. L’obiettivo era di eliminare la carie dentale, una vera piaga in Svezia negli anni '40, con molti bambini che già avevano denti cariati.
Venne quindi somministrata a un campione di 1000 pazienti una grande quantità di zucchero tramite una caramella chiamata "Vipeholmstoffee," distribuita regolarmente per dimostrare gli effetti dannosi dello zucchero sui denti.
L’esperimento risultò decisivo: al termine, i pazienti avevano tutti circa venti carie a testa. I dibattiti portarono alla conclusione che l’industria dolciaria fosse in parte responsabile e che fosse necessario modificare le norme d’igiene dentale. Si scoprì anche che consumare molte caramelle in un solo giorno era meno dannoso per i denti rispetto al consumo regolare. Così nacque il concetto di "lördagsgodis."
Una cultura scandinava?
La grande domanda è: limitare il consumo a un solo giorno limita davvero la quantità? Gli svedesi consumano caramelle solo il sabato, come vuole la tradizione, e conducono altrimenti una vita abbastanza sana, eppure sono i maggiori consumatori di caramelle al mondo, con circa 17 kg all’anno per abitante. Ebbene, riempiono sacchetti enormi di caramelle il sabato e si astengono per il resto della settimana, creando una sorta di dipendenza esacerbata dalla frustrazione settimanale. Questa dipendenza, sia fisica che affettiva, diventa quasi un obbligo e una forma di liberazione che compensa le frustrazioni della settimana. Forse bisogna mettere in relazione questo modo di consumare con un altro concetto tipicamente svedese: il "mysigt," il desiderio di creare un’atmosfera accogliente a fine settimana.
Come giudicare questo consumo compulsivo? Non si può che constatare che si diventa rapidamente dipendenti dallo zucchero, e gli svedesi, abituati alla moderazione durante la settimana, tendono agli eccessi nel fine settimana: un fenomeno simile si verifica anche con l’alcol, la cui assunzione è concentrata durante il weekend. La differenza è che le statistiche proteggono il loro consumo globale, più basso rispetto ai latini. Inoltre, nel nord Europa esiste una sorta di mitologia dei dolci: le loro forme, colori e sapori vari (dolce, amaro, aspro) affascinano i nordici tanto quanto i diversi tipi di formaggi o vini incantano i francesi.